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venerdì 27 gennaio 2012

Sheqel Grani di Poesia: Elena Leica

Ó a cura di Stefano di Stasio

 
Il primo appuntamento di Sheqel è con Elena Leica, un’autrice che spesso si incontra sui social network. Le abbiamo chiesto di proporci due poesie della sua produzione recente. Ha scelto "Quel bacio mai dato" e "Animo di nebbia". Le riportiamo nel corso dell’intervista. Abbiamo lasciato inalterato il testo scritto da Elena che, come vedrete, usa in maniera personale i segni di interpunzione. La sua biografia si trova in fondo all’articolo.



--Buongiorno Elena. Direi di introdurre la prima poesia che lei ha scelto per la nostra rubrica: "Quel bacio mai dato":

Quel bacio mai dato
Ricordi quel bacio mai dato
in quegli istanti segreti
nell'infinito dei tuoi occhi
... più belli delle stelle
lucidi,
bruni come la tua pelle
con riflessi bollenti
come il caffè del mattino
che riempie il respiro
nell'abbracciare il giorno.
Quel bacio mai dato
sognato fra tende
mosse dal tempo
e dal solletico allegro del vento
che ci sconvolge l'anima
fra raggi di sole, piogge
e brillanti fiocchi di neve?
Quel bacio mai dato
inesploso fra emozioni inebrianti
così estasiate da ricoprire
la nudità dell'anima.
Il tempo si era fermato
nell'attesa del brivido
di quel bacio
nel vortice di pensieri
inquieti
su labbra di desiderio.
Ricordi?
(Elena Leica)



--Ci può spiegare perché ha scelto per presentarsi a Sheqel Grani di Poesia "Quel bacio mai dato" e "Animo di nebbia"? Che cosa rappresentano per lei queste due liriche?

"Quel bacio mai dato"...rappresenta una preziosa sensazione conservata nel cuore.
"Animo di nebbia"...è una lirica particolarmente triste. A volte mi ritrovo avvolta dalla nebbia che oscura i riflessi del mio tempo...un ritorno nel passato, nell'oscurità di alcuni ricordi che mi seguono e mi tormentano...e piango spesso e mi pento "di quei resti di me" rovesciati nel vuoto, nei rimpianti...giudico me stessa di non aver curato di più...la mia immagine, il mio ego...ma tutto ciò...mi fa riflettere, mi dà forza, mi rigenera e sono convinta che se non sarei stata avvolta dalla nebbia...oggi forse non avrei saputo apprezzare fino in fondo la lucentezza del sole che brilla nella mia vita...


--Riportiamo dunque il testo di "Animo di nebbia":

Animo di nebbia
Grigio sofferente
macchia l'animo
e offuschi pensieri
cascano
nel rifugio interiore
come le foglie,
strappate dagli alberi
come lacrime,
che scorrono dagli occhi
nel pianto del cuore.
Svanite stagioni
giacciono nei rimpianti
e piove di nebbia
malinconica strega,
magra e buia,
fitta
come prepotente aria
soffocante.
Inginocchiando
all'anima,
prego,
grido
e chiedo quel perdono
che macina dentro
quella luce dell'ego
spenta
da oscuri e amari riflessi
di nebbia.
(Elena Leica)


--Lei ha scritto in una poesia intitolata "L’anima dello sguardo":
http://www.scrivere.info/poesia.php?poesia=244120&mid=57954

"Riflessi d’anima / nello sguardo mosaico / trasparente / lucido specchio / prezioso quadro vitale / dipinto dal cuore / nei ritmi essenziali…".
Ci vuole parlare di che cosa lei vede nel viso di una persona?

"L'anima dello sguardo" ...nel viso di una persona...osservo la sensibilità dell'anima che si legge negli occhi. Un impatto importante che permette di vedere oltre...uno specchio lucido, trasparente, prezioso quadro vitale...essenziale nei suoi riflessi interiori. Dentro lo sguardo c'è un insieme di colori, un mosaico di sensazioni, immagini, percezioni, tesori e misteri, una ricchezza senza limiti...la verità dell'essere.
 
 
--Nel componimento "quel bacio mai dato" ci parla di un’emozione sospesa nel tempo. Che cosa rappresenta nel vissuto di una donna l’amore che non si realizza, che rimane sospeso? Che senso ha innamorarsi di un’ombra?
 
"Quel bacio mai dato"...un modo di esprimere le sensazioni provate dal cuore nei momenti in qui questo misterioso bacio....non poteva essere dato. Emozioni vissute, sentite nei brividi del cuore nei tempi quando sembrava impossibile raggiungere l'amore desiderato. Fortunatamente oggi...quel bacio mai dato...brilla come un diamante nei riflessi di un amore raggiunto e mi riempie ogni giorno di felicità con i "baci dati passionalmente''.
Nel vissuto di una donna l'amore che non si realizza...che rimane in sospeso...secondo me, può aiutare l'animo di una donna...nell'immaginare che nel mistero...il desiderio d'amare rimane vivo sfiorando l'anima e corpo nell'istinto ribelle che si nutre dell'impossibilità dei sogni...e dai brividi d'attesa...che esplode il senso di vedere in "quell’ombra''...il suo amore ideale così, come l'ho desidera....e chi sa se da "quell’ombra''...un amore, amore vero...arriverà!!!....a me è successo...


--Nelle sue poesie viene rappresentato il ritmo del tempo che scorre. Pensa davvero che sia possibile arrestare questo fluire inesorabile? Il tempo non è forse il miglior rimedio in situazioni dolorose come la perdita dei propri affetti? Non crede che possa avere un ruolo taumaturgico il fluire del tempo?
 
...Lo scorrere del tempo...nelle mie poesie può essere fastidioso rispetto alla realtà....è solo uno sfogo interiore che scorre nei versi....a volte veloce, a volte lentamente...ci sono momenti quando vorrei fermarlo...a volte vorrei farlo scorrere nei ritmi dei secondi...forse perché il mio animo viaggia sempre tra passato, presente.....e vola nel futuro con le ali del cuore...sempre di corsa nel gustare la vita in tutti sensi....nelle gioie, nei dolori.

 
--Nel suo video su youtube "Impetuoso silenzio" lei si esprime così:
 http://www.youtube.com/watch?v=GLScZ4WGrJI&feature=share&mid=57

"…presuntuose stagioni / mi tormentano, / e piango, e rido / e piango ancora…
…e la mia voce / muore nel fiato / e se grido / non mi sento / e se sogno / non mi sveglio…"
Sembra che la sofferenza vissuta come tormento quotidiano sia il requisito necessario al sentire, a poter provare quella tempesta di emozioni che si manifestano nella poesia. Per lei che cos’è la sofferenza? Come dirà più avanti nella stessa lirica "qual è il senso della realtà" che lei cerca in "antiche dimore dove l’animo si rigenera"?
 
La poesia "Impetuoso silenzio"...l'ho scritta pensando ad una mia carissima amica. Il suo dolore, il suo perdersi nel vuoto mi ha emozionato fino alle lacrime che scorrono ancora dentro di me. Mi trovo spesso a viaggiare nel cuore delle persone e dentro il sentire, soffrire...ascolto il loro grido disperato...e da li che i miei versi piangono sulle righe...e la sofferenza prende il suo spazio con oscura prepotenza...logorando la memoria, la coscienza, l'anima e corpo...una potenza negativa che può distruggerti fino alle ossa...e non tutti hanno la forza di combatterla...


--Elena, può dire ai nostri lettori dove è possibile reperire una raccolta delle sue poesie? Oppure i siti web dove lei ha pubblicato di più?

C'è in corso la preparazione del mio primo libro (per ora riservata la comunicazione) appena possibile darò informazioni nel riguardo. Le mie opere sono pubblicate su siti: Scrivere; Parole d'amore; Poesia nuova; Eros poesia; Poeti e poesia ; Anime di poesia (pagina personale).
 
 
--Lei pubblica spesso suoi componimenti su facebook. Quale ritiene sia il ruolo dei social network nella relazione fra chi scrive e chi legge? Crede che ci siano limitazioni intrinseche alla comunicazione su tali reti ? O anche: pensa che il supporto informatico sia sufficiente a veicolare le emozioni pensate per essere scritte su carta, come è successo per lei da bambina con il suo piccolo quaderno?
 
Il network mi sembra un medium utile che permette una certa facilità e immediatezza nei contatti. Uno strumento fondamentale attraverso il quale io personalmente sono riuscita a dare voce...e ascolto alle mie opere avendo la possibilità di farmi conoscere e di conoscere altri poeti ed al contempo di relazionarmi con essi.
Il supporto informatico mi sembra in generale sufficiente...a veicolare le emozioni pensate per essere scritte su carta. Tuttavia secondo me è sempre piacevole leggere su un foglio di carta la ricchezza interiore di ogni poeta che lascia sulle righe come un testamento nel tempo...la sua poesia del suo animo....


BIOGRAFIA di Elena Leica
Mi chiamo Elena Leica, sono nata in Romania il 30 novembre del 1971 e vivo in Italia da oltre dieci anni. La passione per la scrittura e per la poesia in particolare mi accompagnano da bambina, quando nel giardino di mia nonna mi rifugiavo fra le pagine del mio quadernino, viaggiando con la fantasia. Ho da poco ricominciato a comporre liriche, ed è una cosa questa che mi riempie l'anima; è il respiro delle mie giornate che mi aiuta a superare i momenti difficili con serenità, forza ed ottimismo. Sono di natura una persona solare, sorridente, che ama le cose semplici... Sono un'inguaribile sognatrice! Mi piace la fotografia, viaggiare e... svegliarmi al mattino con una bella tazza di caffè fumante. Il resto lo diranno le mie poesie.

 Ò Articolo realizzato da Stefano di Stasio il 23 e 27 Gennaio 2012. Ogni riproduzione è riservata

1 commento:

  1. Stupende emozioni passano e ci investono leggendo questa bravissima autrice. Io conosco le sue opere e testimonio quanto sia importante che la poesia non resti chiusa ma, anzi, spero trovi molti canali per essere divulgata. La considero terapia dell'anima. Ed Elena mi emoziona. Il suo animo è chiaro e trasparente. Con parole semplici colpisce in profondità. La dolcezza è disarmante.
    La spontaneità non ha confini.
    La poesia dona armonia anche a quel dolore che fa male. Scrivere diventa un'esigenza, ma poter condividere è assai più gratificante. Non ci sentiamo soli e come tanti alberi rigogliosi ogni poeta genera i propri frutti. Li puoi leggere, assaporare, solo ammirare...diventano immediatamente tuoi, i suoi pensieri. Tue, le sue sofferenze...le sue allegrie, le sue speranze. Io la leggo e mi sento Elena, lei mi legge e forse si sente qualche volta me. Questo è vita, La poesia è vita. (Lorella)

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